Monaco

Global Minimum Tax

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Approfondimento a cura di:
GMT

Spesso sentiamo parlare di regolamenti e legislazioni comunitarie e tra le tante leggi entrate in vigore in Europa negli ultimi anni, ne abbiamo qualcuna che è l’evoluzione di direttive precedenti. Una fra queste è la Global Minimum Tax (di seguito “GMT”). In un mondo sempre più globalizzato e digitalizzato emergono nuovi quesiti fiscali come quello relativo alla tassazione dell’economia digitale al fine di garantire che questa tassazione avvenga nei luoghi dove di fatto si svolge l’attività economica. 

Inoltre, la tendenza delle multinazionali (e non solo), con lo scopo di massimizzare i profitti e raggiungere nuovi mercati, hanno spostato le loro attività in Paesi con imposte societarie più basse o a volte addirittura nulle, con il fine di evitare l'imposta sul reddito delle società, la cosiddetta Corporate Tax. Questa pratica, ha inequivocabilmente comportato una significativa perdita di entrate per i Paesi di origine di queste società. Per creare un sistema fiscale equo l'OCSE ha proposto, tramite il Pillar 2, un'aliquota fiscale minima globale sulle società che garantisce che le società multinazionali debbano pagare un'aliquota fiscale minima indipendentemente dal luogo in cui operano.

Ma prima di arrivare all’introduzione della GMT in Europa ed alle sue implicazioni, dobbiamo partire fin dall’inizio di questo percorso d’integrazione comunitaria. 

 

Premessa

In tema di tassazione minima, l'OCSE si è evoluta producendo una strategia a due “pilastri” per fornire un piano permanente di consolidamento della tassa minima globale. Viene così proposta una soluzione come segue: 

  • Il Pillar 1 è una combinazione di proposte necessarie all’armonizzazione delle regole in tema di allocazione delle imposte per le multinazionali. Il primo pilastro prende una parte del profitto residuo delle società e vi applica un'imposta differente, in base alla giurisdizione in cui viene generato il reddito di gruppo;
  • Il Pillar 2 stabilisce un'aliquota minima di imposta sul reddito per le grandi multinazionali con un'impronta economica sostanziale. Viene applicato un tasso minimo del 15%, che contribuisce ad aumentare la certezza fiscale.

 

L’introduzione del Pillar 2

L’OCSE propose il Pillar 2, completo delle regole Anti-Base Erosion Globale (GloBE) ed iniziative come quelle del progetto Base Erosion and Profit Shifting (BEPS) e l'imposta sui servizi digitali (DST) già nel 2021. Lo scopo principale è sempre stato quello di arginare l'elusione fiscale che si verifica a livello globale a causa delle diverse aliquote fiscali tra le varie giurisdizioni.

Il Pillar 2, viene ufficialmente istituito nel 2023 ed entra in vigore all'inizio del 2024, come raccomandazione dell'OCSE. 

La sua introduzione sarà sicuramente d’impatto per molte aziende che ricoprono un ruolo globale e le loro attività. Questo processo, sarà impattante a livello di: 

  • Pianificazione fiscale di gruppo; 
  • Cambiamento in aumento delle aliquote fiscali in tema di investimenti transfrontalieri e utili nelle giurisdizioni a bassa tassazione;
  • Diminuzione degli investimenti diretti all’estero, da parte di società capogruppo soprattutto; 
  • Complessità fiscale;
  • Rallentamento della globalizzazione economica. 

Tra gli strumenti del Pillar 2 è essenziale la GMT, che andiamo ad approfondire nei paragrafi successivi e come anticipato all’inizio dell’articolo.

 

Cos’e la GMT e quali sono le sue regole 

L’accordo globale di fatto è stato sottoscritto da circa 130 paesi a livello internazionale ad ottobre 2021. L’oggetto dell’accordo si basava sulla riforma della tassazione internazionale, introducendo un’imposizione minima del 15% per i gruppi multinazionali o nazionali di imprese, aventi ricavi annui pari o superiori a 750 milioni di euro.

L’Unione Europea ha introdotto la GMT attraverso la direttiva UE 2022/2523 (“Intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell'Unione”) del Consiglio del 14/12/2022.

La Direttiva dovrà essere recepita dai Paesi della Comunità Europea a partire dal 1° gennaio 2024.

Ad inizio del 2024, la Direttiva è stata recepita da 18 paesi dell’Unione Europea (tra questi anche la Francia), che hanno introdotto l’Imposta minima nazionale e l’Imposta minima integrativa a partire dall’esercizio successivo al 31 dicembre 2023, mentre l’Imposta minima suppletiva sarà introdotta solamente a partire dall’esercizio successivo al 31 dicembre 2024.

Vediamo in questo paragrafo cosa intendiamo per le diverse tipologie di imposta in relazione alla GMT e le regole generali con cui si esplicita. 

Qui di seguito una breve descrizione: 

  1. La regola prioritaria, la cosiddetta “Domestic Minimum Top-up Tax” (QDMTT). Secondo cui, una tassazione minima è imposta e dovuta da tutte le imprese di un gruppo multinazionale o nazionale soggette ad una bassa imposizione in quel Paese (tax rate inferiore al 15%);

 

  1. La regola generale, ovvero l’Imposta minima integrativa (Income Inclusion Rule). Secondo cui la tassazione è dovuta dalle società controllanti in relazione alle società partecipate che scontano una tassazione inferiore al 15% nel Paese in cui sono localizzate;

 

  1. La regola secondaria o di rinforzo, l’Imposta minima suppletiva (Undertaxed Payment Rule) dovuta da una o più imprese di un gruppo multinazionale localizzate in un determinato Paese in relazione ad imprese dello stesso gruppo che sono localizzate in Paesi a bassa imposizione in cui non è stata applicata (in tutto o in parte) l’imposta minima integrativa equivalente in altri Paesi.

 

È bene precisare che, il pagamento della QDMTT è prevista la responsabilità solidale e congiunta di tutte le imprese localizzate in un determinato Paese ed è lasciata la facoltà al gruppo di individuare l’impresa responsabile per il versamento dell’imposta.

Possono inoltre essere applicati dei regimi semplificativi in base alle casistiche se si presentano. 

Il primo regime semplificato prevede un esclusione dal pagamento della prima regola, la top up tax, ed è prevista per le imprese di gruppi multinazionali o nazionali situate in una giurisdizione quando i loro ricavi e redditi aggregati sono inferiori, rispettivamente, a 10 milioni di euro e a 1 milione di euro in media nel triennio.

Il secondo regime di semplificazione, è da applicarsi nei primi tre anni di vigenza delle norme,quindi a partire dal 1°gennaio 2024, e si tratta del cosiddetto Transitional Country By Country Reporting Safe Harbor, previsto in sede OCSE. Secondo tale regime, si presume un’imposta integrativa pari a zero in una determinata giurisdizione allorché la presenza del gruppo sia minima.

Ma la GMT si applica a tutte le tipologie di società? La risposta è No. 

Alcuni settori particolari infatti vengono esclusi dalla sua applicazione e più nello specifico, si tratta di quelle società che si trovano in settori legati alla Pubblica Amministrazione o che sono legati direttamente al Governo di uno Stato. 

Le esclusioni riguardano: 

  • Enti governativi;
  • Organizzazioni internazionali;
  • Organizzazioni senza scopo di lucro;
  • Fondi pensione;
  • Fondi d'investimento o veicoli d'investimento immobiliare che sono spese di partnership non rimborsate delle multinazionali qualificate.

 

Implicazioni dell’introduzione della GMT

Le implicazioni dell’introduzione della GMT nell’ordinamento nazionale ovviamente hanno delle conseguenze, sia in positivo che in negativo per le società a livello globale, ma anche per le amministrazioni pubbliche. 

Le implicazioni negative si possono manifestare in: 

  • Maggior complessità in termini di compliance e quindi maggiori costi di controllo delle conformità aziendali; 
  • Maggior articolazione dei processi direzionali che hanno il controllo sui dipartimenti amministrativi della società; 
  • Maggiori costi di gestione della documentazione fiscale e della consulenza fiscale;
  • Maggior complessità e costi anche delle pubbliche amministrazioni fiscali; 
  • Ricerca e formazione di nuove figure professionali esperte del campo.

È importante pero sottolineare l’apporto positivo della riforma fiscale globale che viene implementata con l’introduzione del GMT. 

Infatti, la sua applicazione potrebbe consentire alle società di:

  • Allocare le risorse in modo più efficiente; 
  • Maggiore coerenza normativa a livello internazionale; 
  • Implementazione più fluida dei nuovi regimi fiscali; 
  • Maggior allineamento tra società e autorità fiscali;
  • Innovazione organizzativa all’interno dei gruppi societari. 

 

Conclusione 

La diffusione a livello globale avviene costantemente e in modo lineare tra tutti i paesi. Infatti, l’interesse verso questa nuova direttiva ed il suo impatto in fase di pianificazione fiscale, è importante anche a livello internazionale. 

Come detto in precedenza, in Europa hanno introdotto la GMT nel loro ordinamento ben 18 Paesi già dall’inizio del 2024, ed i restanti lo introdurranno durante il corso dell’anno.

La GMT è in vigore anche in Svizzera dal 1° gennaio 2024 ma, per il momento, limitatamente alla QDMTT. In Asia, molti paesi sono già nella loro fase finale di implementazione del regolamento come Giappone, Hong Kong, Indonesia e Malesia, Corea del Sud, Tailandia, Vietnam e molti altri. Hanno invece indicato pubblicamente l’intenzione di non implementarlo la Cina, l’India e le Filippine.

Anche il Regno Unito, in un’ottica di semplificazione fiscale, ha introdotto il Pillar 2 a partire dal luglio 2023, e più nello specifico un IIR, come parte della legge finanziaria del 2023.

Il Pillar 2 è stato protagonista di un acceso dibattito negli Stati Uniti. Il Governo Biden aveva introdotto a partire dagli esercizi che inizieranno dopo il 31 dicembre 2022, una “minimum tax” del 15% per le imprese, denominata Corporate AMT (“Alternative Minimum Tax”). Ad oggi, il dibattito si può ritenere chiuso, e la GMT negli USA resta solo un obiettivo mancato.  

Infine, si segnala che Mauritius, Qatar ed Emirati Arabi Uniti hanno approvato l’introduzione della GMT nelle rispettive legislazioni ma al momento non se ne conoscono i dettagli.

Visto il percorso internazionale che sta prendendo la normativa globale, è bene che il management di un gruppo societario, abbia chiaro la linea strategica da prendere a livello fiscale e non solo. Occorre prepararsi per l'implementazione della GMT e identificare gli impatti sull’attività, la preparazione degli attori implicati e delle parti interessante e saper produrre le giuste iniziative, anche se complesse e richiedono tempo.